mercoledì 15 gennaio 2014

Nuovo regolamento europero sui detersivi: novità per nuovi problemi

Finalmente, dal 1/7/2013 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sui detersivi. Le modifiche principali hanno riguardato il quantitativo massimo ammesso (per ogni lavaggio) di fosforo e gli aggrappanti del profumo.

Da metà giugno 2013 nell'aria c'era stata una notevole riduzione di persistenza di queste profumazioni.
Questo deve lasciare riflettere su quanto sia ben organizzato (in senso negativo, è ovvio) il sistema di marketing delle grandi catene di distribuzione: riescono a sapere con esattezza impressionante per quale data termineranno le scorte di un certo prodotto in ogni punto vendita (il nuovo regolamento dei detersivi era stato infatti approvato nel Giugno 2012, dodici mesi prima dell'entrata in vigore).

Pure avendo noi tutti beneficiato del depotenziamento di questi "profumi" molta gente (spesso il "consumatore tipo", vera gioia delle multinazionali!) ha lamentato di non "sentire più quel bel profumo" nel riaprire l'oblò della lavatrice!
Figuriamoci quante casalinghe di Voghera (con tutti il rispetto per le casalinghe e per gli abitanti del comune pavese) avranno telefonato ai vari numeri verdi dei singoli produttori per lamentare l'assenza dei bel profumo! E sì sa, le regole del mercato debbono prevalere sul buon senso, sulla salute e sulle ragioni dell'ambiente!

Detto, fatto: dal settembre 2013, dopo una pausa di "respiro" durata appena 2 mesi, i produttori, in maniera subdolamente graduale, hanno cominciato a "rialzare" il livello queste scellerate puzze! Inoltre, all'indomani dell'entrata in vigore del disciplinare in questione i produttori s'erano subito "armati" immettendo sul mercato degli odiosissimi ammorbidenti, sedicenti "agli oli essenziali" e promettendo profumazioni per 7 settimane (sembrerebbe quasi una maledizione biblica): niente di più falso, gli oli essenziali naturali infatti persistono per un massimo di 36 ore.

Domandiamo alle autorità le seguenti cose:
  • l'approvazione di una legge che definisca quanto lontano e per quanto tempo possano restare nell'ambiente queste sostanze aggrappanti.
  • Dichiarare la lista completa (INCI) degli "ingredienti" di ogni formula.
  • Aprire il "vaso di Pandora" delle parola "parfum": dietro questa dicitura (che non significa proprio nulla) infatti si nascondono quasi sempre un'infinità di molecole rigorosamente top secrete, considerati i grandi segreti industriali dell'inviolabile categoria dei profumieri che dovrebbero essere obbligati a dichiarare cosa ci mettono in condizione di respirare.
  • Effettuare, una volta individuato il nome di questo agente chimico (esteri stalici? Nitromuschi policiclici? Nistromuschi macrociclici?) degli studi tossicologici e allergologici sull'essere umano e sue reazioni ad esso.
  • Effettuare degli studi di microbiologia marina per verificare il livello di biodegradabilità nelle acque di queste molecole, a nostro avviso indistruttibili (i fiumi di "profumano" di bucato)!.
  • L'ambiente medico endocrinologico che si occupa di MCS (sensibilità chimica multipla) offra la propria collaborazione e certifichi le reazioni dei propri pazienti quando vengono a contatto con questi prodotti!
  • Che il ministero della sanità controlli ogni singola "edizione" di questi prodotti detersivi-ammorbidenti, affinché non si oltrepassi il limite, una volte che dovesse finalmente essere fissato per legge.
Grazie della lettura.