In tutta questa situazione, i
produttori del convenzionale, tra cui le più note marche, sono
favoriti da una legislazione assai carente: non è infatti
obbligatorio inserire la lista completa degli ingredienti di questi
prodotti.
A giugno 2013 entrerà in vigore il
nuovo regolamento europeo sui detersivi e per quella data, forse,
sarà obbligatorio dichiarare tutto.
Ora il punto è: cosa hanno messo i
profumieri in sostituzione dei muschi?
Un grande mistero: nessuno parla e ci
sono enormi reticenze in merito, ma è molto probabile che si tratti
di esteri ftalici con
almeno 3 molecole coinvolte e
pericolose per il sistema ormonale, specialmente maschile e con danni
al feto. Studi lo dimostrano.
Il risultato è: aumento delle cefalee
(secondo statistiche, chimiche e spesso imputate a cause misteriose) e
sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS) in vertiginosa
crescita.
Effetti pratici ed empirici di questi
detersivi, o meglio, dei loro “fissatori”:
- la capacità di rendere queste profumazioni altamente pervasive e persistenti;
- riescono a contaminare tutto ciò che incontrano sul loro cammino aereo, pertanto spesso un naso attento e con buona memoria olfattiva, riesce a percepire questo fastidioso odore anche su oggetti che nulla hanno a che vedere con operazioni di lavanderia.
L’aspetto olfattivo con cui si
presentano queste sostanze è ingannevole: “davanti” si percepisce il profumo,
esaltato al massimo, dietro però c’è quasi sempre quel maledetto
retrogusto acre, molto simile agli acidi.