domenica 4 novembre 2012

I "nuovi" detersivi

Da circa 3 anni i maggiori produttori di detersivi del convenzionale, hanno introdotto nelle loro formulazioni chimiche, un nuovo "aggrappante" per fissare i profumi sui tessuti.

Questo è avvenuto avendo IFRA (www.ifraorg.org) vietato l'uso dei "muschi xyleni" in precedenza utilizzati per questo scopo, in quanto ritenuti allergenici per molte persone.

Così facendo però siamo caduti dalla padella nella brace: questi nuovi "fissatori" del profumo, hanno una potenza mai vista in precedenza e tempi di decadenza pressoché inesistenti, essendo in pratica eterni.
Non sono infatti fotodegradabili e le loro molecole, dalla struttura molto ramificata ed intrecciata, sono impossibili da spezzare con altri detergenti per idrolisi.

Tutto questo provoca una violenta dispersione ambientale di questi "profumi", pertanto, ovunque nell'aria, soprattutto nei centri urbani, è presente un odore dolciastro e nello stesso tempo acre, unito a delle profumazioni quasi sempre sintetiche e non certo buone.

Gli oli essenziali naturali, nel convenzionale, sono un miraggio: per profumare si usa la chimica di sintesi.

Il problema sembrerebbe quindi risiedere nella profumeria; infatti il ruolo del profumiere in un detersivo da bucato, è totalmente indipendente da quello chimico formulatore, essendo essi spesso nemmeno in contatto tra loro.

Con questo vogliamo dire che i detersivi convenzionali sono da sempre altamente inquinanti per l’ambiente (a livello chimico) per la presenza di fosforati, sbiancanti, candeggianti ottici ed ora anche azzurranti ottici, nonché antiagglomeranti pericolosi per la microbiologia marina e con tempi di decadenza stimati in 1000 anni.






1 commento:

  1. Sì, in effetti me ne ero accorta anche io e mi chiedevo cosa fosse successo...
    Quando la mia vicina stende la biancheria devo chiudere tutte le finestre perché non si campa.
    Un disastro! Anna

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